29 luglio 2013

Mozzarella

Latticini, ho bisogno di latticini.
Avete idea di cosa voglia dire per un emilano non mangiare stracchino per un tempo superiore ad un mese? O di cosa voglia dire fare una pizza a casa come quel formaggio giallo (orrendo) che gli americani spacciano per mozzarella?
No, non lo sapete, cosa ne sapete voi della sofferenza?! Voi che al supermercato trovate i fiocchi di latte, voi che avete la possibilità andare dal casaro a comprare il tosone e che avete la possibilità di aprire il frigo e buttare la faccia in un quarto di caciotta, si cosa ne sapete voi dello stare male? Dello stare male davvero.
Ora provate ad immaginare un mondo senza insaccati e salumi, un mondo dove il cotto non te lo lanciano dietro per strada, un mondo dove non puoi scegliere tra il salame nostrano o felino o milano o quello che ti pare, un mondo dove la coppa non è mai arrivata e dove "bresaola" è una parola priva di significato. Come lo definireste voi un mondo così? Io lo chiamo Cina.

Dicono che i cinesi abbiano problemi a digerire ed assorbire i formaggi e l'alcol perchè gli manca un enzima (siete dei razzisti, lo so cosa state pensando), basti pensare al fatto che loro hanno 5000 tipi di thè diversi e solo tre alcolici, mentre noi abbiamo 5000 tipi di alcolici diversi e solo tre thè (il risultato è comunque quello di vesciche iper-stimolate, ma noi abbiamo anche il dono della cirrosi epatica quindi abbiamo vinto).
Ma se voi avete problemi di digestione perchè dovrei rimetterci io?
Sono sempre stato per il rispetto delle diverse culture ed etnie (buuuuum) e ho sempre pensato che se decidi di vivere in uno stato che non è il tuo dovresti rispettare la cultura che ti ospita e adattarti alla vita che si fa in quel paese (buuuuuuum ma molto buuuuum) però i latticini e i salumi sono un diritto inalienabile dell'uomo, e in quanto Europeo-Italiano-Emiliano sono la mia religione, quindi sono convinto del fatto che sia un mio diritto chiedere che mi vengano dati dei posti in cui io possa professare la mia religione liberamente.

Non le voglio le vostre scatole tristi con dentro due fette di prosciutto dello stesso colore della disperazione, a me il philadelphia  con quel suo gusto di povertà come formaggio spalmabile non mi basta e soprattuto il brie io non so da che parte girarlo! (perchè si sono praticamente le uniche tre cose che puoi facilmente trovare qui in Cina)

Questo era il mood costante che accompagnava le mie giornate prima di inciampare in un piccolo angolo di paradiso (grazie Filippo per avermici portato), piccolo perchè è una stanzetta con soppalco e paradiso perchè dentro a questa stanza c'è una signora (qualcuno sostiene sia coreana) sposata con un italiano che importa prodotti dall'Italia.
Questa ti affetta i salumi con la grazia di un angelo, ha le mozzarelle, le piadine, i biscotti e tutte le confezioni hanno quelle scritte in caratteri latini che se avvicini l'orecchio ti fanno sentire la voce di tua madre che ti rimprovera mentre tira la sfoglia (che palle mamma).
In tutta onestà la prima volta che ci sono andato per la commozione facevo fatica a tenermi le mutande addosso.
So che a questo punto sarebbe giusto che io divulgassi indirizzo e info utili per raggiungere questa meraviglia, ma il posto è molto piccolo e non ha grandi quantità di cibo quindi capite anche voi che questo posto debba rimanere segreto perchè voi non ve lo meritate e perchè ci ho fatto la pipì sopra quindi è zona mia, giù le mani!

In pratica sono solo felice di aver trovato questo posto e avevo voglia di sbattervelo in faccia!

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