5 gennaio 2013

Cerco casa, disperatamente. Vol.1


Oggi per la prima volta mi sono avventurato alla ricerca di una casa insieme ad un agente.
Quando ieri sono entrato nella sua agenzia ho sentito distintamente il rumore del registro di cassa nella sua testa. Una volta seduto davanti alla sua scrivania ero già pronto a tutto quello che mi avrebbe portato a visionare l'appartamento (per chiamarlo così) in cui mi ha portato oggi.
Dopo le domande canoniche tipo "da dove vieni?" e "quanto rimarrai?" comincia (chiaramente) a chiedermi dettagli su che tipo di casa sto cercando e quanto voglio spendere. La mia risposta da "she's la ricca" è stata: beh dipende da quanto è carina a e grande la casa.
Chiariti questi primi punti inizia a propormi degli appartamenti il primo: 30mq (il che significa 25) alla modica cifra di 10.000 RMB al mese. La mia risposta è stata una fragorosa risata.
Ero preparato al fatto che che per noi stranieri i prezzi delle case siano raddoppiati, ma quadruplicati proprio non me lo aspettavo. 
Data l'eccessiva rumorosità (o forse per l'allegria) della mia risata ha capito che era il caso di abbassare il tiro, così ha provato a propormi un 55mq (che significa 45) a 5500RMB. Gli ho fatto "gentilmente" notare che era ancora alto, ma che lo avrei visto, sicuro del fatto che se mi fosse piaciuto gli avrei fatto dimezzare il prezzo da uno dei miei colleghi cinesi.

Oggi siamo andati a vedere questa perla d'oriente, questa meraviglia di appartamento.
Ci siamo trovati davanti alla sua agenzia, dove lui mi aspettava con il sorriso tirato di chi si sta pregustando dei soldi facili.
Dopo esserci fatti strada tra vicoli, vicoletti (fogne a cielo aperto) e street markets (che detti così assumono un'aria poetica e bohémien, ma in seguito scriverò della vera faccia dei mercati di strada in Cina), arriviamo finalmente al tugurio.
Un palazzo di 10 piani con l'ingresso che sembra quello del sottoscala di un magazzino che nessuno ha mai pulito. 
Prendiamo l'ascensore, almeno quello è nuovo.
Una volta arrivati al piano che chiaramente non ha illuminazione se non una timida e impaurita lampadina iniziamo a cercare il numero dell'appartamento. Lascio all'immaginazione il compito di descrivere i profumi e il livello igienico di quel corridoio. Fortuna che avevo le tasche così potevo tenere in salvo almeno le mie mani, perché occhi e naso li avevo già persi prima di entrare in ascensore.
Trovato l'appartamento e iniziata la mia ispezione ho dovuto constatare che di per se non era brutto a prima vista.
Un consiglio che do a chiunque voglia iniziare a cercare casa in Cina è: durante la prima visita non siate frettolosi, ispezionate ogni angolo, aprite ogni sportello, alzate il materasso, controllate le tubature, lo stato delle finestre, la solidità dei muri, insomma ogni cosa che sia controllabile ispezionatela. Questo vi sarà molto utile per due motivi: il primo è che in questo modo ridurrete il rischio di prendere delle cantonate o di vedere pezzi della casa crollare dopo aver firmato il contratto di locazione, il secondo è che in fase di contrattazione ogni cosa può essere motivo per abbassare il prezzo. Mi rendo conto che questo genere di cose, soprattutto per quanto riguarda il mondo immobiliare sono piuttosto comuni ovunque, ma questa è la patria del finto e quando si parla di casa c'è da stare particolarmente attenti a quello che vi propongono.

Quando sono uscito dall'appartamento l'agente mi ha chiesto quale fosse la mia impressione, e se l'avrei confermato. Io mi sono fermato, l'ho guardato dritto negli occhi, ho accennato un sorriso, e scuotendo la testa gli ho sussurrato "no", come se fosse la cosa più palese del mondo.

Dicono che ci ben incomincia sia a metà dell'opera, ma io i miei vestiti ce li ho ancora tutti nella valigia.

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