5 gennaio 2013

Dalla Svezia con Mou


Vorrei spendere tre parole a proposito di quel fenomeno chiamato globalizzazione: GRAZIE DI ESISTERE.

Non ho mai capito cosa le persone trovassero di così riprovevole in questo fenomeno. 
Potremmo aprire un dibattito infinito sugli effetti positivi e negativi della globalizzazione o su cosa realmente voglia dire questa grande sconosciuta, potrei passere ore ad illustrarvi come in realtà questo processo (così come ai NoGlobal piace ragionarlo) sia frutto o colpa più dell'atteggiamento di favoreggiamento ignaro di noi consumatori (si anche di voi NoGlobal) piuttosto che delle multinazionali oppure di come la globalizzazione sia in realtà un processo naturale che abbiamo innescato nel momento stesso in cui abbiamo deciso di voler uscire dalle economie di sussistenza e infestare questo mondo.

Siccome sono troppo "shampista de core" per mettermi a parlare di queste cose, mi limiterò ad evidenziare uno degli aspetti che preferisco: poter trovare cibi provenienti da altre parti del mondo in posti che non centrano nulla. Non sto parlando di cibi italiani (ed è subito pubblicità della Barilla con la bambina dal cappottino giallo che raccoglie un gattino sotto la pioggia -lacrime a fiumi-), ma di cibi  più "esotici" che ho potuto provare soltanto grazie al fatto che mi trovo a Shanghai, anche perché salvo sconvolgimenti meteo-geologici del globo, non programmo di andare in Svezia nei prossimi anni da qui alla mia morte.
Mi riferisco in particolare ad un lecca lecca che si sono inventati per l'appunto gli svedesi (voi direte "questi qua c'hanno solo la neve, il buio e si mangiano le balene" si però quando si parla di roba che fa ingrassare ne sanno una più del diavolo). Un mio collega per natale mi ha regalato sto stecco con attaccato sopra del mou ricoperto da un sottile strato di cioccolata al latte (allego foto). 
Il funzionamento è piuttosto semplice, te lo devi infilare in bocca fino a quando non diventa morbido (date pure libero sfogo alla malizia) e non si scioglie impiastricciandoti la bocca. Il risultato è una sensazione che sta a metà strada tra lo shopping complusivo e l'orgasmo di prima mattina.
E' una di quelle robe che ti danno assuefazione fin dalla prima volta che le provi e che ti rovesciano un transatlantico di vuoto esistenziale nel cuore quando le finisci.

A questo punto vi stadere chiedendo (giustamente) perché io stia parlando di questa caramella (che con la cina centra poco), e perché vi abbia sfracassato il pendolo con tutto quel preambolo sulla globalizzazione.
Era tutto un pretesto per giustificare la mia richiesta e per costringervi a leggere fino a questo punto, insomma tutto quello che vi ho detto fino a mo' era una diarrea verbale per far finta che avessi sul serio qualcosa da dire, ma questa è solo la richiesta di una persona disperata!
Dato che il mio collega andrà ad Hong Kong e visto che io ho già sviluppato una dipendenza che va oltre l'umano per questi lecca lecca, ho bisogno che qualcuno di voi mi vada in Svezia a recuperare un camion di quelle che da ora in poi chiameremo le "caramelle di dio" e che me le spedisca qua in Cina, cosicché io possa morire di carie nel tentativo di finirle.
Grazie.


3 commenti:

  1. Com'è che sollevi delle questioni morali così impegnative senza prendere una parte? Pensi che tutto ciò non ti tocchi realmente? Sai quante persone ogni anno muoiono di carie? Sai quante carie muoiono ogni anno per colpa dell'igiene orale?

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  2. Perchè era moralmente troppo impegnativo! Sò shampista de core

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