2 gennaio 2013

Il mandarino che non parli, ma che ti cambia la vita.



Una delle cose per le quali le culture dell'estremo oriente si differenziano maggiormente dalle nostre è che a tavola esiste l'usanza di ordinare un certo numero di pietanze che vengono condivise da tutti i commensali. In queste culture la condivisione cibo ha un valore sociale fondamentale. Il mangiare insieme conclude trattazioni di lavoro, stringe amicizie, ma soprattutto può dare grandi lezioni di vita.

Una cosa piuttosto divertente (divertente se vogliamo trovarci qualcosa di cui ridere, anche perché vedere il cinese medio mangiare non è uno spettacolo per cui varrebbe la pena di pagare un biglietto) che capita di vedere in Cina é che le persone mangiano ovunque, in qualunque momento e qualsiasi cosa.
Capita infatti che per strada, al bagno, alle poste, alla fermata dell'autobus, sotto un ponte (OVUNQUE) alla prima occasione utile qualcuno sfoderi dalla borsa frutta, verdura, carne, zuppe, uova, pesce e che cominci a mangiucchiarsele allegramente (probabilmente hanno tutti dei frigo nelle borse).

I miei primi viaggi attraverso la Cina sono stati segnati da episodi di buffet magicamente apparsi su treni e aerei sui quali la gente si fiondava come se non avesse mai visto del cibo prima (un po' come il buffet del Borgo la domenica sera). La cosa davvero buffa (sempre a volerci trovare qualcosa di buffo) è che ad ogni partenza da aeroporti o stazioni i cinesi sono stranamente calmi e silenziosi, questo insinua in te (sempre) la speranza che quel viaggio non sarà segnato da concerti di grandi abbuffate, ma ogni volta non è altro che la quiete prima della tempesta. Esattamente 5 minuti dopo la partenza le valigie e le borse iniziano ad aprirsi, le persone iniziano a passarsi del cibo e le mandibole iniziano a lavorare producendo "musica".
Ho sempre trovato tutto questo piuttosto disgustoso, fuori luogo e assolutamente volgare.
Ma è bastato un mandarino a cambiarmi la vita!

Ero su un volo Shanghai-Guangzhou, di fianco a me si era seduta questa signora che era il prototipo della 50enne cinese di periferia: frangetta, coda di cavallo, denti gialli, jeans rigorosamente a zampa, scarpe da ginnastica nere con qualche strass, piumino colorato (solitamente nei toni del rosa o del blu) e l'immancabile maglioncino a collo alto (con colori che spaziano dai vinaccia ai blu notte) con rouches al collo e ai polsi.
Vedendo la mia compagna di viaggio avevo ben chiaro di che morte sarei morto.
Come da programma nel momento stesso in cui il segnale di "allacciate le cinture" si spegne lei sfodera una busta della spesa che come una cornucopia inizia magicamente a produrre cibo.
La mia reazione non poteva che essere la solita, così mi limitavo a guardare fuori dal finestrino e a lanciarle qualche occhiata di disapprovazione di tanto in tanto, nella vana speranza di poterle insegnare con un sottile gioco di sguardi una lezione di civiltà.
Alla fine del pasto lei si gira, mi sorride, e mi porge un mandarino.
Con quel gesto semplice ed ignaro lei è riuscita in una frazione di secondo a sbattermi in faccia tutta la mia superbia, la mia ignoranza e la mia inciviltà.

Non parlava la mia lingua e non rispettava le mie regole di comportamento, ma tra i due non era lei quella che doveva farlo.

Tutti quelli che passano o stazionano in Cina (o in oriente in generale) si trovano davanti ad un grande spartiacque che li divide in due categorie gli esaltanti e gli intolleranti.
Nessuna di queste due categorie sembra però prendere sul serio in considerazione un'analisi reale della cultura che li sta ospitando e si distaccano dalla sua realtà pur essendoci completamente immersi.
Ho imparato che non bisognerebbe mai disprezzare una cultura convinti della propria superiorità o denigrare le proprie radici accecati dai bagliori della novità.
Un ospite dovrebbe accettare il cibo che gli viene offerto per quel che é: un dono.
Anche se poi a casa tua mangi sempre meglio.

Io per quel che mi riguarda ho iniziato a viaggiare per questo paese portandomi sempre due mandarini, ma comunque non pagherei mai un biglietto per vedere un cinese mangiare.

3 commenti:

  1. quindi hai preso del cibo da una sconosciuta?

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  2. @hipster89 ho accettato di molto peggio dagli sconosciuti

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  3. @hipster89 ho accettato di molto peggio dagli sconosciuti

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